venerdì 6 luglio 2012

RETICOLATO MONDO DELLE IDEE

L’inconsapevolezza regnava, il sopore metteva d’accordo tutti. La maestria dei registi di Plasmatone era proprio quella di controllare la narcosi popolare , il cui agente patogeno svolgeva le funzioni ordinarie stabilite dai grandi capi. Il potere che i responsabili esercitavano sugli abitanti di Plasmatone era distorto in quanto non armonizzato con l’Amore, bensì in contraddizione con esso, non perché non fosse sua espressione, bensì potenziale reso inabile dalle idee che falsavano il mondo percepito.
E’ così facendo che Plasmatone si configurò ad immagine e somiglianza degli abitanti , i quali producevano pensieri di opposizione allo sviluppo veritiero dell’individuo. L’evoluzione tecnologica cresceva di gran passo, ma i pensieri e le emozioni ostili all’emancipazione effettiva si muoveva con svogliatezza. Soprattutto nella collettività, il processo di indipendenza da se stessi era simile allo strisciare di una lumaca, il cui andare lasciava sempre strascichi dietro di se, noiosi prolungamenti. Mentre, nel singolo individuo il processo di liberazione poteva accelerare il suo svolgersi, ma solo in coloro che con forza d'animo cercavano la propria Origine, la propria Essenza.
Tuttavia, quei pochi uomini che affondavano in se stessi con caparbietà, davano un contributo notevole alle forme di pensiero e emozioni della società. Sollecitavano la loro maturazione, il loro volgere l’attenzione in se stessi. Il loro esistere stimolava energie benefiche per lo sviluppo spirituale, e appena c’era qualche varco nella mente di qualcuno, ecco che iniziavano a lavorare e a trasmettere sapere riguardo alla propria Origine.
Tratto da Diario di Alberico Solimes

Nessun commento:

Posta un commento