sabato 10 dicembre 2016
INDOMABILE
L'Amore è un cavallo indomabile che galoppa nei campi dell'incertezza. Folle è colui che cerca di domare l'irragionevole comparsa. Solo l'io sono è cosa certa.
domenica 4 dicembre 2016
sabato 1 ottobre 2016
PROIEZIONE AMORE
Non si può distruggere il proiettore, tanto meno la pellicola. Amate ciò che vedete per trasformare ciò che vedete.
lunedì 8 agosto 2016
mercoledì 13 luglio 2016
SCARPE STRETTE
L’accettazione non è afflizione,
non è rassegnarsi a ciò che pensiamo di essere,
bensì è slacciare i nodi troppo stretti delle scarpe
per poter camminare meglio verso noi stessi.
non è rassegnarsi a ciò che pensiamo di essere,
bensì è slacciare i nodi troppo stretti delle scarpe
per poter camminare meglio verso noi stessi.
martedì 5 luglio 2016
TASCHE VUOTE
Nelle tasche del tempo troveremo solo miseria. Alza il viso, guarda avanti, sempre nuovo a te stesso.
mercoledì 29 giugno 2016
LIBERO DI MUOVERMI, SENZA ESSERE ACCOMPAGNATO
LIBERO DI MUOVERMI, SENZA ESSERE ACCOMPAGNATO
Sebbene non abbia abilità visive,in quanto deformate da una semplice atrofia ottica, la sera, quando il buio nasconde con cura la luce, mi inoltro nell’oscurità dei cosiddetti vedenti. Il percorso è breve ma pericoloso per chi ha paura. La castità del silenzio sussurra le intimità del circondario, regalandomi voci distratte da un udito attento. Sereno lungo il viale, tocco il buio amico. Un pero mi attende come ogni sera, lo sfioro ed egli mi indica l’arrivo, la destinazione. Di fianco un grosso albero, mi tende il suo ramo spoglio conducendomi dinanzi alla leva che, attivandola, scatena la potenza del pozzo. La pompa si riempie d’acqua, e l’irrigazione inizia a penetrare la madre terra. Un clic, e la vita, una nuova vita prende forma. Un clic, e dal corpo becco e piume escono. Inizio a volteggiare, richiamato dalla libertà di quel cielo stellato che solo per un attimo, diviene il mio infinito.
Sebbene non abbia abilità visive,in quanto deformate da una semplice atrofia ottica, la sera, quando il buio nasconde con cura la luce, mi inoltro nell’oscurità dei cosiddetti vedenti. Il percorso è breve ma pericoloso per chi ha paura. La castità del silenzio sussurra le intimità del circondario, regalandomi voci distratte da un udito attento. Sereno lungo il viale, tocco il buio amico. Un pero mi attende come ogni sera, lo sfioro ed egli mi indica l’arrivo, la destinazione. Di fianco un grosso albero, mi tende il suo ramo spoglio conducendomi dinanzi alla leva che, attivandola, scatena la potenza del pozzo. La pompa si riempie d’acqua, e l’irrigazione inizia a penetrare la madre terra. Un clic, e la vita, una nuova vita prende forma. Un clic, e dal corpo becco e piume escono. Inizio a volteggiare, richiamato dalla libertà di quel cielo stellato che solo per un attimo, diviene il mio infinito.
giovedì 16 giugno 2016
RIGLESSIONI
Quando si gioca di effetto, si possono ottenere molti consensi. Quando entriamo nel particolare, quei consensi vengono meno. La capacità di generare apparenza è una qualità della mente. Costruiamo vetrine di ciò che non siamo.
lunedì 13 giugno 2016
venerdì 3 giugno 2016
CARENZA D'AMORE
C’è un grazie che entra impetuosamente nella mia vita,
la sua forza non mi fa serrare le mani a pugno.
Forse ho compreso il perché:
credo che il pugno afferri solo la miseria,
e quella carenza d’Amore che sentiamo
e perché vogliamo acciuffare e trattenere
quell’unica cosa che pensiamo di avere,
cioè: il nulla. Ciò nonostante,
anche se siamo presi da stanchezza,
anche se sentiamo rattrappire il braccio ,
difficilmente allentiamola presa per accogliere l’universo
che ci passa sui palmi delle mani.
Ecco perché, quel grazie veemente
mi guida nelle vie dell’abbondanza,
sciogliendo le dita della compassione
la cui estensione non ha confini da valicare.
la sua forza non mi fa serrare le mani a pugno.
Forse ho compreso il perché:
credo che il pugno afferri solo la miseria,
e quella carenza d’Amore che sentiamo
e perché vogliamo acciuffare e trattenere
quell’unica cosa che pensiamo di avere,
cioè: il nulla. Ciò nonostante,
anche se siamo presi da stanchezza,
anche se sentiamo rattrappire il braccio ,
difficilmente allentiamola presa per accogliere l’universo
che ci passa sui palmi delle mani.
Ecco perché, quel grazie veemente
mi guida nelle vie dell’abbondanza,
sciogliendo le dita della compassione
la cui estensione non ha confini da valicare.
OCCUPARSI, FELICITA'
Occupiamoci di ciò che c'è, e non di quello che vorremmo che sia. Il presente si libera, regalandoci la concretezza. La distrazione non ci fa essere felici.
giovedì 10 marzo 2016
mercoledì 27 gennaio 2016
SENZA AFFANNO
La paura che quel qualcosa non si realizzi è il tuo vero ostacolo. Se già esiste in vibrazione, non esiterà a realizzarsi sul piano fisico se sarà necessario. Quindi, senza affanno!
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