mercoledì 29 giugno 2016

LIBERO DI MUOVERMI, SENZA ESSERE ACCOMPAGNATO

LIBERO DI MUOVERMI, SENZA ESSERE ACCOMPAGNATO

Sebbene non abbia abilità visive,in quanto deformate da una semplice atrofia ottica, la sera, quando il buio nasconde con cura la luce, mi inoltro nell’oscurità dei cosiddetti vedenti. Il percorso è breve ma pericoloso per chi ha paura. La castità del silenzio sussurra le intimità del circondario, regalandomi voci distratte da un udito attento. Sereno lungo il viale, tocco il buio amico. Un pero mi attende come ogni sera, lo sfioro ed egli mi indica l’arrivo, la destinazione. Di fianco un grosso albero, mi tende il suo ramo spoglio conducendomi dinanzi alla leva che, attivandola, scatena la potenza del pozzo. La pompa si riempie d’acqua, e l’irrigazione inizia a penetrare la madre terra. Un clic, e la vita, una nuova vita prende forma. Un clic, e dal corpo becco e piume escono. Inizio a volteggiare, richiamato dalla libertà di quel cielo stellato che solo per un attimo, diviene il mio infinito.

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