venerdì 3 giugno 2016

CARENZA D'AMORE

C’è un grazie che entra impetuosamente nella mia vita,
la sua forza non mi fa serrare le mani a pugno.
Forse ho compreso il perché:
credo che il pugno afferri solo la miseria,
e quella carenza d’Amore che sentiamo
e perché vogliamo acciuffare e trattenere
quell’unica cosa che pensiamo di avere,
cioè: il nulla. Ciò nonostante,
anche se siamo presi da stanchezza,
anche se sentiamo rattrappire il braccio ,
difficilmente allentiamola presa per accogliere l’universo
che ci passa sui palmi delle mani.
Ecco perché, quel grazie veemente
mi guida nelle vie dell’abbondanza,
sciogliendo le dita della compassione
la cui estensione non ha confini da valicare.


Nessun commento:

Posta un commento