mercoledì 29 giugno 2016

LIBERO DI MUOVERMI, SENZA ESSERE ACCOMPAGNATO

LIBERO DI MUOVERMI, SENZA ESSERE ACCOMPAGNATO

Sebbene non abbia abilità visive,in quanto deformate da una semplice atrofia ottica, la sera, quando il buio nasconde con cura la luce, mi inoltro nell’oscurità dei cosiddetti vedenti. Il percorso è breve ma pericoloso per chi ha paura. La castità del silenzio sussurra le intimità del circondario, regalandomi voci distratte da un udito attento. Sereno lungo il viale, tocco il buio amico. Un pero mi attende come ogni sera, lo sfioro ed egli mi indica l’arrivo, la destinazione. Di fianco un grosso albero, mi tende il suo ramo spoglio conducendomi dinanzi alla leva che, attivandola, scatena la potenza del pozzo. La pompa si riempie d’acqua, e l’irrigazione inizia a penetrare la madre terra. Un clic, e la vita, una nuova vita prende forma. Un clic, e dal corpo becco e piume escono. Inizio a volteggiare, richiamato dalla libertà di quel cielo stellato che solo per un attimo, diviene il mio infinito.

giovedì 16 giugno 2016

RIGLESSIONI

Quando si gioca di effetto, si possono ottenere molti consensi. Quando entriamo nel particolare, quei consensi vengono meno. La capacità di generare apparenza è una qualità della mente. Costruiamo vetrine di ciò che non siamo.

lunedì 13 giugno 2016

venerdì 3 giugno 2016

CARENZA D'AMORE

C’è un grazie che entra impetuosamente nella mia vita,
la sua forza non mi fa serrare le mani a pugno.
Forse ho compreso il perché:
credo che il pugno afferri solo la miseria,
e quella carenza d’Amore che sentiamo
e perché vogliamo acciuffare e trattenere
quell’unica cosa che pensiamo di avere,
cioè: il nulla. Ciò nonostante,
anche se siamo presi da stanchezza,
anche se sentiamo rattrappire il braccio ,
difficilmente allentiamola presa per accogliere l’universo
che ci passa sui palmi delle mani.
Ecco perché, quel grazie veemente
mi guida nelle vie dell’abbondanza,
sciogliendo le dita della compassione
la cui estensione non ha confini da valicare.


OCCUPARSI, FELICITA'



Occupiamoci di ciò che c'è, e non di quello che vorremmo che sia. Il presente si libera, regalandoci la concretezza. La distrazione non ci fa essere felici.